Il disagio adolescenziale alle origini di incidenti spesso mortali

Di Paola Carbone

Spunta l’alba su una domenica come tante: sulle strade italiane si contano i morti. Tutti giovanissimi. Una notte terribile, ma non un’eccezione, perché, nonostante le massicce campagne di prevenzione, i deterrenti legali e l’inasprimento delle pene, l’incidente rimane la più frequente causa di morte tra adolescenti e giovani. Del fenomeno si trascurano spesso le dinamiche psicologiche, i processi interni che portano a un «agito» attraverso cui molti adolescenti segnalano un disagio altrimenti non esprimibile. Paola Carbone ritorna con questa seconda edizione accresciuta del suo Le ali di Icaro su un tema critico che purtroppo non ha perso la sua attualità, ma che pare, anzi, richiamare la nostra attenzione con sempre maggiore urgenza. Partendo da una prospettiva psicoanalitica, il volume esplora la varietà delle costellazioni psicologiche che differenziano ogni adolescente e ogni incidente, evidenziando allo stesso tempo indicatori di rischio su cui fondare interventi preventivi mirati. Questa nuova edizione propone un consistente aggiornamento bibliografico sullo «stato dell’arte».
Rappresenta inoltre un sostanziale passo avanti nella comprensione dei comportamenti a rischio, perché approfondisce ulteriormente l’altra faccia della medaglia: forte della sua esperienza sul campo, Paola Carbone presenta infatti i risultati di alcune recentissime ricerche condotte sugli adulti, inerenti la loro percezione del rischiare giovane. Accanto a questi dati, viene proposto un nuovo approccio preventivo, la «prevenzione attiva», di cui sono descritti significato e modalità.

Bollati Boringhieri, Torino, 2009
Nuova ed. riveduta e con una nuova presentazione

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