Questo ciclo di tre serate scientifiche intende approfondire la tematica del corpo in adolescenza. La clinica attuale ci confronta con la centralità del corpo e quanto le sue trasformazioni possano suscitare un sentimento perturbante (Freud, 1919), di inquietante estraneità, dando la sensazione di ospitare “uno straniero” nel proprio interno. In questi casi, il corpo non parla con la semantica delle parole ma si esprime nell’agire, nella sessualità, nell’autolesionismo, nei tentativi di suicidio e in tutte le frammentazioni legate al corpo.
Nell’analisi con gli adolescenti, la relazione del soggetto col proprio corpo e con quello degli altri è il tema su cui si gioca l’esito dello sviluppo, un tempo in cui la distruttività può trasformarsi in uno spazio creativo, alimentando nuove possibilità per il soggetto.
L’impostazione di questi scambi scientifici riflette l’insegnamento teorico-clinico di Winnicott.
Le serate sono strutturate sul dialogo tra relatori di profilo internazionale: uno che espone materiale teorico-clinico e un altro che lo discute. Nella clinica sono illustrate diverse declinazioni della psicopatologia del corpo sessuato, che si manifestano nella costruzione identitaria e nella scelta oggettuale. L’approccio euristico si fonda oltre alle caratteristiche della fase evolutiva, alla specificità della persona e i suoi diversi aspetti, per tentare di cogliere il perché e il come delle diverse soluzioni che il soggetto è stato indotto e/o costretto ad adottare.
Incontri:
6 Marzo – “Questo è il mio corpo?”. Affrontare il tema del perturbante in adolescenza
27 Marzo – “Compulsive body/mind, masochismo e suicidio in adolescenza”. Il caso di un adolescente transgender
10 Aprile – Sul non avere tutto: esplorare l’uso feticistico delle donne trans da parte degli uomini eterosessuali