La ricerca sull’immagine come punto di connessione tra filosofia, arte, psicoanalisi e psicodramma analitico.
Il seminario si articola in un ciclo di incontri, a cadenza mensile, condotti dalla dott.ssa Carmen Tagliaferri con la partecipazioni di ospiti che aprono a una plurilaità di esperienze e conoscenze.
Ingresso libero per info apeiron.psicodramma@gmail.com
“Ho scelto questo tema per la riapertura del seminario per una pluralità di ragioni e per le possibili piste di ricerca che ogni partecipante potrà singolarmente o collettivamente percorrere e ricondurre al seminario come luogo di incontro e condivisione di un oggetto che ci appassiona e, tra noi, fa legame: lo psicodramma e suoi fondamenti psicoanalitici.
Pensiamo lo psicodramma non solo come specifico dispositivo terapeutico ma come specifica declinazione di un pensiero psicoanalitico in campo gruppale e come modo di pensare la cura in ambito individuale e gruppale
Consideriamo la parola messa in gioco e la sua rappresentazione il perno dello psicodramma e consideriamo il gioco come passaggio dal godimento ad un’enunciazione di desiderio.
Il Fort-Da – gioco del rocchetto del bambino freudiano e paradigma del gioco nello psicodramma analitico – esemplifica uno snodo nel pensiero di Freud: il gioco presenza /assenza, il tema della ripetizione rappresentano l’oltre del principio di piacere.
Per Lacan la rilettura del Fort / Da rappresenta un momento di messa a fuoco della questione dell’oggetto in psicoanalisi, della rappresentazione dell’altro simile e dell’Altro simbolico, in particolare è la messa a fuoco dell’oggetto piccolo a, ciò che causa il desiderio
Ancora più in particolare possiamo cogliere la “costruzione” di due oggetti centrali nella clinica: l’oggetto sguardo e l’oggetto voce
In un seminario successivo incontreremo il concetto di “objeu” contrazione dei termini objet e jeu, oggetto e gioco. L’espressione objeu – creata dal poeta Francis Ponge per esplorare la perpetua nascita della parola – è stata ampiamente ripresa e lavorata in psicoanalisi da Pierre Fédida e proposta da Rene Roussillon nello psicodramma analitico
Incontreremo infine il gioco del corpo attraverso frammenti tratti dal corpus di installazioni video “Contrapposto Studies” di Bruce Nauman, mostra in corso a Punta della Dogana a Venezia. L’artista ha fatto del corpo e del suono – con le sue posture / imposture- materia di lavoro, di ricerca, di montaggio/ smontaggio, lavorio approdato ad un inedito, creativo punto di vista che interroga anche la psicoanalisi e noi psicodrammatisti.
Ampliando un po’ il campo non possiamo accantonare il tema dello sviluppo mediale che rende il sistema audiovisivo sempre più un contesto di vita e una forma di pensiero. Per la sua complessità e pervasivita è divenuto parte integrante del nostro modo di esperire,conoscere…uno degli strumenti attraverso cui costruiamo e trasformiamo noi stessi e l’altro.
Attraverso lo psicodramma, si prende contatto con ciò che passa per canali diversi dallo scambio puramente verbale: l’affetto, il vissuto somatico, le percezioni e la sensorialità, tutte quelle memorie del corpo che il gesto traduce e che vengono a sopperire alle crepe della rappresentazione.
Come gioca nella nostra clinica, nello psicodramma in particolare, questa inevitabile trasformazione del mondo percettivo e sensoriale?
Come si articolano oggi Reale, Immaginario e Simbolico?
Come si costruisce la rappresentazione dell’altro?
Interrogativi che sono altrettanti punti di ricerca e di scambio.
(di Carmen Tagliaferri)
Date dei seminari 2021,venerdì h 19.30-21-30
10 settembre
8 ottobre
12 novembre
17 dicembre
Date 2022, venerdi h 19.30-21.30
21 gennaio
11 febbraio
11 marzo
8 aprile
6 maggio
3 giugno
1 luglio
9 settembre
7 ottobre
11 novembre